Nel 1956 termina gli studi e si trasferisce a Praga da dove, l’anno seguente, riesce a scappare dal blocco comunista in Austria, per poi raggiungere nel 1958 Parigi.
Qui, considerato apolide, era ai margini della società e si guadagnò da vivere compiendo ritratti, che firmava con il nome della propria famiglia “Javacheff”.
Le sue prime opere firmate “Christo” sono dei dipinti astratti e degli impacchettamenti di oggetti (bottiglie, bidoni, cartoni, tavoli ecc.) o di modelli viventi nella tela o nella plastica.
Questi lavori suscitano interesse negli amici, tra cui vi sono Arman e Yves Klein, con cui si unirà nel movimento Nouveau Réalisme.